Riflessioni su un anno di Covid

COVID 19 

Un anno fa anche in Italia è arrivata un’epidemia…. All’inizio era solo in centro, poi velocemente si è allargata. All’inizio, quando i telegiornali e le radio ne parlavano, mi preoccupavo un  pochino. Mi dispiaceva tantissimo perché sentivo che tante persone venivano a mancare. In poco tempo l’epidemia si è allargata, così ho iniziato a preoccuparmi veramente. Siccome  purtroppo l’ho vissuto prima di altri, perché mia mamma lavora  in campo sanitario e girava all’ inizio in casa con la mascherina, ho capito veramente che era un brutto virus; anche se mamma  mi diceva di non preoccuparmi, si vedeva benissimo e  soprattutto si sentiva alla TV cose a cu ancora oggi non riesco a  dare una spiegazione. Tutto ad un tratto Conte ci ha chiusi in casa, non c’era più la scuola, non vedevo più nessuno, neanche i miei nipoti. Le strade erano deserte, c’era la protezione civile  che girava con un megafono. Si poteva uscire solo a fare la spesa e a lavorare (solo in certi campi) …. A distanza di un anno  questo virus ancora non è sparito, ma purtroppo va avanti e  peggiora. In questo anno ho capito che la vita è molto  importante per tutti, che questa epidemia non perdona  nessuno, bambini, ragazzi, adulti e soprattutto anziani!

Ci sono vari pensieri che mi sono passati per la testa,  come quello di poter perdere una persona a me cara. È una  sensazione bruttissima, ti senti crollare il mondo addosso e  speri sempre che vada tutto bene.

Questo è un lungo cammino, pieno di difficoltà, ma l’unica  speranza è che si possa tornare al più presto alla vita normale…  quella vita fatta di piccole cose, dove non conta il coprifuoco,

dove non ci sono certe regole da seguire, dove la gente è più  spensierata e molto più allegra.

C. C.