Ciao nonno…
Ciao nonno,
queste poche frasi non riusciranno
mai a dire tutta l’emozione che
mi invade in queste ore, le prime
che posso nella tua assenza nel mondo
vorrei che tu potessi tornare
vorrei svegliarmi da questo
incubo, ma tanto non sarà possibile.
Sai che ti voglio bene che non si può
contare su questo momento,
che neanche potrà cambiare.
ALASKA
Corriamo sulla neve brillante
mi giro e vedo la tua ombra gigante.
Tutto sembra irreale
E il prato è una distesa di sale
Salti, giri e mi cerchi
e un ramo mi porti.
Giochiamo con le palle di neve
mentre dal cielo cade lieve.
Quando siamo insieme è una festa
è una fortuna averti, Alaska.
LO SCUOLABUS
Mi sveglio la mattina e in
bagno la prima capatina, ed un
urlo agghiacciante mi risuona all’istante.
La nonna le cui mani sono in vetro lievigato di fioca febbre,
ogni mattina con rara costanza mi
invita ad uscire dalla stanza, ed è assillante
come una goccia
le sue parole mi risuonano nella
capoccia. Laggiù il pulmino giallo come un limone
si intravede in fondo allo stradone, corri veloce come
il vento perché se il nonno ti dovrà portare
non sarà contento.
I RICORDI DELL’AMORE PASSATO
Se mi fermassi a pensare
Se mi fermassi a ricordare
Se mi paragonassi alla luna
Non ci sarebbe più certezza alcuna.
Dolce e amara la nostra esistenza
Come un torto senza conseguenza
Tu il sole ed io la stella
Ci completavamo come una catenella.
Mi rompesti il cuore in mille pezzi
Mi lasciasti come un sacco vuoto
Dando ascolto a pettegolezzi
Ora sei solo un ricordo remoto
Che l’anima e la mente accarezzi
Ormai rimani solamente un dolce ignoto.
Un mondo senza COVID
Quanto sarebbe bello pensare a un mondo senza il COVID, dove le persone si possono muovere fuori, dentro o dove si vuole. Invece se vediamo il mondo adesso non è bello, rintanati in casa a pensare a cosa si potrebbe fare, come per esempio giocare e passeggiare. Ogni giorno siamo costretti a indossare una mascherina, che ci protegge la faccia. Di questo periodo io penso che forse un giorno finirà, insieme con la nostra volontà il COVID si abbatterà e se ne andrà, insieme alle nostre paure e avversità.
LA MIA CLASSE
Ed ecco che si ricomincia con la didattica a distanza e i miei amici li vedo in lontananza. Un ricordo affiora alla mia mente, è il mio amico Davide un po’ demente, che con battute che ci fanno ridere con fragore ci fa tornare sempre il buon umore. E poi c’è Angelina che anche lei è un po’ cretina, Ci divertiamo a mettere la cartina sulla finestra ogni mattina. Arriva anche Lollo che ogni tanto fa il pollo. C’è anche Emanuele che con la testa è a raccogliere mele. Poi c’è Greta la scatenata che quando ride sembra un’oca soffocata. Poi arriva anche Ambra che viene sempre sgridata, perchè la mascherina tiene abbassata. Invece Irene è molto silenziosa, ma quando vuole sa essere molto dispettosa. C’è anche Annalisa la pasticcera, che con i suoi dolci ti fa venire il colera. Potrei anche scrivere un papiro, su come la prof ogni giorno arriva al delirio. Ma non ho voglia di elencare, tutte le cose che la fanno arrabbiare. La storiella della mia classe finisce qui e ci vediamo tutti in presenza Lunedì.
IO RESTO A CASA… E FACCIO DAD
Che belli i tempi passati
e ora invece, chiusa in questa casa sono
Siamo tutti distanziati
Il pomeriggio è sempre monotono
Le lezioni dietro una camera
Parlando attraverso un microfono
Speriamo nel futuro
Il virus accelera
e il vaccino lo fermerà
Sperando passi questo periodo duro
DAD
Ogni giorno davanti a questi schermi che fan vedere volti spenti e annoiati senza vita come robot
i pomeriggi rinchiusi sui libri
pomeriggi vuoti dove siamo stati privati di provare emozioni
non vediamo i nostri amici
abbiamo perso la voglia di fare ogni cosa
ai compiti e alle lezioni di fa fatica a star dietro
non sono nemmeno passate due settimane e già le cose son cambiate
siamo stanchi.
DOVE E’ LA NORMALITA’?
Con la dad tutto è peggiore.
La città è un deserto e le persone sono con il viso coperto.
Con la distanza non c’è più fratellanza, dobbiamo sempre tenerci a distanza.
Baci e abbracci eliminati solo nei miei sogni son restati.
Spero torni tutto alla normalità perché così non si può star.
E abbasso la connettività
LA DAD FASTIDIOSA
Alla mattina facciamo pipì e subito dopo accendiamo il pc.
Ci salutiamo da dietro lo schermo, c’è chi sta buono e chi non sta fermo.
La professoressa spiega con tanta pazienza,
ma la connessione le oppone resistenza.
La noia
In questi giorni siamo tutti in videolezione,
sembra di stare in una prigione.
Adesso ci hanno messo in zona rossa,
e quest’anno spero di essere promossa.
Dobbiamo uscire con la mascherina,
altrimenti bisogna nasconderci in cantina.
è venuta pure la neve,
che non fa uscire dal prato i bucaneve.
è in ritardo la primavera,
e a noi tutti tocca passare la cera.